Uniamo ascolto e scienza nutrizionale.
Tecnologie sensoriali e cuore per restituire il piacere della tavola a tutti.
Struttura del percorso articolato in 6 moduli che trasforma le sfide in competenze, durata 24 Ore.
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Hai dubbi? Qui trovi risposte rapide alle domande più comuni su FragilEat e la nostra missione.
Un hub per una cultura alimentare inclusiva, che unisce scienza e sensibilità. Al termine del progetto FSL, le esperienze maturate verranno "codificate" in metodi e procedure e rese disponibili in altre lingue oltre l'Italiano
Nessun costo, per gli istitutim tutti i costi comprese le eventuali materie prime dei laboratori sono a carico del progetto FSL e dei proponenti
Attraverso innovazione, ascolto e un approccio scientifico personalizzato, e presenza di professionisti miltidisiplinari delle 6 organizzazioni proponenti, che erogano i 6 moduli in sinergia e coordinamento.
Sensibilità che nutre. Un claim che racchiude la nostra essenza, perche "l'alimentazione" per i soggetti fragili deve essere un piacere che và oltre la semplice nutrizione.
Partecipando al FSL con il tuo istituto, condividendo il progetto o collaborando con noi.
Il progetto parità il 4 dicembre 2025. gli indicatori verranno aggiornati con frequenza quindicinale
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Il Modello FSL
"Il progetto 'FSL - Dal Bisogno alla Tavola', vincitore della Startupper School Academy 2025-2026 della Regione Lazio, non è solo un percorso FSL (EX PCTO) d'eccellenza: è la scintilla di un cambiamento culturale necessario.
Partendo dal successo di questo modello formativo, che unisce tecnologia sensoriale, nutrizione e inclusione sociale, invitiamo gli Istituti Scolastici a sottoscrivere con noi un'Alleanza di Intenti.
Aderire a FSL vuol dire condividere i principi di FragilEat non significa solo ospitare un corso, ma sposare i 10 principi del nostro Manifesto. Significa trasformare le vostre aule in laboratori di innovazione sociale dove si formano i professionisti di domani: operatori tecnicamente preparati, digitalmente evoluti e, soprattutto, capaci di usare la loro competenza per prendersi cura delle fragilità del nostro territorio, con l'ambizione di condividere, esportare ed evolvere il modello.
Costruiamo insieme una rete formativa che mette al centro il valore umano della tecnologia.
Crediamo che nutrirsi sia una necessità clinica, ma mangiare sia un atto di gioia. Ogni persona, indipendentemente dalla propria fragilità (oncologica, disfagica, diabetica o altro), ha il diritto inalienabile di sedersi a tavola e provare piacere, non solo di "assumere calorie".
Il cibo migliore per la salute viene da una terra sana. Diamo priorità assoluta ai prodotti locali e da agricoltura sostenibile. Partiamo dalla biodiversità dei nostri territori come modello pilota per dimostrare che ogni luogo del mondo possiede, nelle proprie radici, gli ingredienti per “curare” la sua comunità.
La gestione della fragilità a tavola richiede scienza, non tentativi. Promuoviamo la formazione rigorosa degli operatori basata su standard internazionali (come IDDSI per la disfagia) e protocolli validati (HACCP semplificato e Passaporto Sensoriale) , trasformando la buona volontà in professionalità.
Utilizziamo il digitale per creare fiducia. Attraverso una comunicazione semplice, QR Code, menu interattive, etichette parlanti, rendiamo invisibile la complessità ma visibile la sicurezza. Chi mangia (e chi assiste) deve poter conoscere istantaneamente l'origine, la tracciabilità e la compatibilità del piatto con la propria (o dei propri cari) condizione.
L'inclusione inizia in cucina (Back of House) con preparazioni sicure, ma si realizza in sala (Front of House). Combattiamo lo stigma e l'imbarazzo: il cliente fragile non deve sentirsi "diverso", ma accolto da menu chiari, personale empatico e un servizio che anticipa i bisogni senza sottolinearli.
Riconosciamo l'unicità di ogni percorso di vita. Che si tratti di un paziente in terapia oncologica, di una persona con Parkinson, di una donna in gravidanza o di un soggetto celiaco, ogni fragilità merita una risposta nutrizionale e sensoriale specifica, personalizzata e dignitosa.
Un'alimentazione mirata e ben progettata non genera avanzi. Progettare porzioni e consistenze adeguate (come i cibi a consistenza modificata) riduce drasticamente lo spreco alimentare, trasformando l'efficienza in un atto di responsabilità sociale ed ecologica (ESG).
Sfatiamo il mito che il cibo "per la salute" debba essere insapore. Attraverso l'analisi sensoriale e la sapienza gastronomica, lavoriamo affinché un piatto iposodico, a basso indice glicemico o a consistenza modificata sia un'esperienza gourmet appagante per il palato e per gli occhi.
Nessuno innova da solo. Costruiamo ponti solidi tra chi forma i giovani (Istituti e ITS), chi produce il cibo (Imprese e Agricoltori) e chi cura le persone (Sanità e Caregiver). Creiamo un ecosistema dove l'innovazione didattica diventa immediatamente benessere reale per la comunità.
Ciò che stiamo costruendo oggi nel Lazio è un seme. Il nostro metodo — dall'analisi del bisogno alla tavola — è un linguaggio universale. Vogliamo ispirare un movimento che sia il più ampio possibile, dove ogni comunità locale impari a valorizzare i propri prodotti per prendersi cura dei propri membri più fragili.
Il percorso premiato che trasforma le sfide in piaceri.
Impariamo a comprendere a fondo le esigenze individuali, creando soluzioni su misura.
Applichiamo le ultime scoperte nutrizionali e tecnologiche per migliorare la qualità della vita.
Creiamo una rete di sostegno per condividere esperienze e promuovere il benessere collettivo.
Uniamo ascolto e scienza nutrizionale. Tecnologie sensoriali e cuore per restituire il piacere della tavola a tutti.
Comprendiamo le sfide uniche di chi affronta difficoltà alimentari, offrendo soluzioni personalizzate.
Applichiamo le più recenti scoperte nutrizionali per creare pasti sicuri, gustosi e nutrienti.
Restituiamo la gioia di mangiare, trasformando ogni pasto in un'esperienza positiva e inclusiva.
Le abilità fondamentali per progettare alimentazione inclusiva e soluzioni “fragility-friendly”
Gli studenti imparano a promuovere l’inclusione alimentare dei soggetti fragili, a rispettare con consapevolezza i bisogni nutrizionali individuali e a collaborare in modo efficace con scuole, famiglie, caregiver e stakeholder esterni.
Vengono sviluppate capacità di comunicare con chiarezza attraverso menu ed etichette accessibili, di instaurare un dialogo efficace con clienti e caregiver e di utilizzare script e procedure operative per presentare correttamente le informazioni nutrizionali.
Il percorso introduce all’uso di strumenti digitali per creare e gestire questionari, raccogliere e leggere dati sensoriali e nutrizionali, realizzare un portfolio digitale e sviluppare un minisito informativo dedicato ai consumatori fragili.
Gli studenti acquisiscono competenze nella progettazione di servizi e prodotti “fragility-friendly”, nella creazione di ricette orientate a specifici target nutrizionali e nutraceutici e nello sviluppo di soluzioni innovative per ristorazione, industria alimentare e GDO.
Si approfondisce il ruolo dell’inclusione, della salute e dell’accessibilità informativa nella dimensione sociale; l’importanza di procedure chiare e responsabilità operative nella governance; e l’attenzione alla sostenibilità ambientale attraverso la riduzione degli sprechi mediante pianificazione accurata e ricette calibrate.
Trasformiamo le sfide in opportunità, un pasto alla volta.
FragilEat non è solo un progetto, è una promessa.
Una promessa di dignità, piacere e benessere per chiunque affronti difficoltà alimentari.
Unisciti a noi per creare un mondo dove ogni tavola è un luogo di gioia.
Vuoi saperne di più o collaborare? Siamo qui per ascoltarti e creare insieme un futuro più gustoso.
+39 348 254 5864
Via Angelo Emo, 21, Roma, Italia
FragilEat@simplysfa.com